François Boucher (1703 - 1770)


Biografia
François Boucher, figlio di un modesto pittore, incisore e disegnatore di ricami, è nato nel 1703 a Parigi.  All’età di diciotto anni , nel 1721, entra nello studio di François Lemoyne e in seguito in quello dell’incisore Jean-François Cars.

Nel 1723 vince il Prix de Rome, ma soggiorna nella capitale italiana solo quattro anni dopo. Nella penisola occorre l’oportunità di studiare e di conoscere i Carracci, Pietro da Cortona, il Guercino, il Correggio, il Veronese e il Tiepolo.

Nel 1731 ritorna a Parigi e l'ambiente accademico gli si mostrò subito favorevole, tanto che egli fu senz'altro accolto nel 1734 nell’ Accademia; un anno dopo viene nominato professore aggiunto e  poi professore titolare. 

Nel 1735 riceve la sua prima commissione ufficiale: la decorazione della camera della regina nella reggia di Versailles; a questo incarico gli seguono molti alti destinati ai castelli reali. 

Lavorò molto, tanto per i ricchi aristocratici che per i grandi finanzieri, ma la più illustre delle sue clienti fu la favorita di Luigi XV, la marchesa di Pompadour, che lo protesse costantemente e gli procurò degli incarichi nell'Amministrazione del Re.

Nel 1755 ottiene la carica di primo pittore del re e nel 1770, periodo del “Ritorno all’antico”, muore.

Analisi sociale e storico dell'artista

Respinsero i caratteri barocchi del fasto e della spettacolarita, imposti dalla rigida cultura di corte sotto Luigi XIV, per perseguire un arte più intimistica, di destinazione privata, capace di esprimere il nuovo piacere di vivere il desiderio constante di evasione.

Pittura perde la funzione politica e recupera una dimensione edonistica o di ricerca del piacere.

Il soggetto privilegiato tra i pittori francesi fu la donna, tanto nuda come vestita con vestiti richissimi e variopinti, la quale viene considerata elegante, intelligente e colta.
Boucher, infatti, amò presentare figure femminili disinvoltamente atteggiate. Lui è stato l'interprete piu fedele degli ideali estetici dell’aristocrazia francese e si caratterizzò per la ricerca dell'incanto.

Fu, come è già stato detto, pittore e ritrattista ufficiale della corte di Luigi XV. Risvegliò il piacere degli occhi, facendo esplodere le sue forme e i suoi colori. Fu anche un grande regista di scene galanti dominate da sensuali presenze femminili. Il mondo che viene presentato nei suoi quadri e onirico, capriccioso e voluttoso.

Nel 1715, dopo la morte di Luigi XIV governò in Francia il reggente Filippo d' Orleans, fin a che Luigi, il pronipote ed unico erede del trono, raggiungesse la maggioranza di età. Filippo. che nel suo governo manda di trasferire la corte di Versailles a Parigi, decide di orientarsi a un arte meno impotente e fastoso, a differenza di Luigi XIV, il quale utilizza tutti gli arredi come espressione del suo potere assoluto.
Luigi XV commincia a governare plenamente nel 1723 e una delle prime cose che fa, è ritornare la reggia a Versailles e ridicorarla. Fu così che i motivi classicisti e i simboli marziali di Luigi XIV furono dimenticati e sostituiti per la linea curva.







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