"Ragazza distesa" o "Madamoiselle"

Data: 1752

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 59 x 73 cm

Ubicazione attuale: Alte Pinakothek (Munich, Germania)

Questa pittura ha una figura femminile centrale, distesa su un sofà. Questa donna probabilmente sia Louise O’Murphy; lei è stata amante del re Luigi XV per tre anni, rimanendo incinta nell’ultimo. Questa rappresentazione dell’amante del re è forse considerata il nudo più erotico di tutta la pittura rococò francese.

Centralmente si trova la ragazza sdraiata su un sofà o divano, circondata da una stanza fastosamente arredata. La pittura di composizione central si legge a partire della testa della ragazza, poi l’attenzione si centra nel corpo intero e si finisce vendendo questa stanza arredata di forma molto costosa e ostentosa.

La postura della ragazza define l’erotismo dell’opera. Lei, sdraiata in un divano, appoggiata sul reclivo sinistro di questo, mette in evidenza le sue curve femminili. Lo suo sguardo, che viene definito come rapito, come se stesse osservando una scena che attira completamente la sua attenzione.

L’opera è statica, e ha un equilibrio cromatico definito per i contrasti tra la ragazza, con una pelle molto chiara, e il fondo, conformato dalle stoffe di colore biancho e rosso, sotto di lei, e la stanza di un colore dorato.
La bianchezza della ragazza si mette in evidenza tra questo luogo dorato, con un colore molto caldo, che contrasta con la luce di colore freddo che illumina dalla parte sinistra, a questa donna.

Nella parte inferiore sinistra della pittura si può vedere la presenza di un libro, questo ci permette determinare che non si tratta di una donna comune o di una prostituta, lei è una donna letterata e dotata di cultura, è per questo che si crede che sia Louise O’Murphy e non un’ altra persona.

François Boucher (1703 - 1770)


Biografia
François Boucher, figlio di un modesto pittore, incisore e disegnatore di ricami, è nato nel 1703 a Parigi.  All’età di diciotto anni , nel 1721, entra nello studio di François Lemoyne e in seguito in quello dell’incisore Jean-François Cars.

Nel 1723 vince il Prix de Rome, ma soggiorna nella capitale italiana solo quattro anni dopo. Nella penisola occorre l’oportunità di studiare e di conoscere i Carracci, Pietro da Cortona, il Guercino, il Correggio, il Veronese e il Tiepolo.

Nel 1731 ritorna a Parigi e l'ambiente accademico gli si mostrò subito favorevole, tanto che egli fu senz'altro accolto nel 1734 nell’ Accademia; un anno dopo viene nominato professore aggiunto e  poi professore titolare. 

Nel 1735 riceve la sua prima commissione ufficiale: la decorazione della camera della regina nella reggia di Versailles; a questo incarico gli seguono molti alti destinati ai castelli reali. 

Lavorò molto, tanto per i ricchi aristocratici che per i grandi finanzieri, ma la più illustre delle sue clienti fu la favorita di Luigi XV, la marchesa di Pompadour, che lo protesse costantemente e gli procurò degli incarichi nell'Amministrazione del Re.

Nel 1755 ottiene la carica di primo pittore del re e nel 1770, periodo del “Ritorno all’antico”, muore.

Analisi sociale e storico dell'artista

Respinsero i caratteri barocchi del fasto e della spettacolarita, imposti dalla rigida cultura di corte sotto Luigi XIV, per perseguire un arte più intimistica, di destinazione privata, capace di esprimere il nuovo piacere di vivere il desiderio constante di evasione.

Pittura perde la funzione politica e recupera una dimensione edonistica o di ricerca del piacere.

Il soggetto privilegiato tra i pittori francesi fu la donna, tanto nuda come vestita con vestiti richissimi e variopinti, la quale viene considerata elegante, intelligente e colta.
Boucher, infatti, amò presentare figure femminili disinvoltamente atteggiate. Lui è stato l'interprete piu fedele degli ideali estetici dell’aristocrazia francese e si caratterizzò per la ricerca dell'incanto.

Fu, come è già stato detto, pittore e ritrattista ufficiale della corte di Luigi XV. Risvegliò il piacere degli occhi, facendo esplodere le sue forme e i suoi colori. Fu anche un grande regista di scene galanti dominate da sensuali presenze femminili. Il mondo che viene presentato nei suoi quadri e onirico, capriccioso e voluttoso.

Nel 1715, dopo la morte di Luigi XIV governò in Francia il reggente Filippo d' Orleans, fin a che Luigi, il pronipote ed unico erede del trono, raggiungesse la maggioranza di età. Filippo. che nel suo governo manda di trasferire la corte di Versailles a Parigi, decide di orientarsi a un arte meno impotente e fastoso, a differenza di Luigi XIV, il quale utilizza tutti gli arredi come espressione del suo potere assoluto.
Luigi XV commincia a governare plenamente nel 1723 e una delle prime cose che fa, è ritornare la reggia a Versailles e ridicorarla. Fu così che i motivi classicisti e i simboli marziali di Luigi XIV furono dimenticati e sostituiti per la linea curva.







Rococò

Il Rococò è uno stile decorativo il quale nasce, a partire del Tardobarocco, intorno al 1715, a Parigi.

La parola “Rococò” deriva dalla parola rocaille o luogo sassoso, termine con il quale si usava disegnare la decorazione di grotte e giardini; anche inizialmente il termino fu inteso in senso dispregiativo per indicare l’ultima degenerazione del barocco.

Questo stile, raffinato ed elegante, si caratterizza per la continua evasione della realtà e per la creazione di un mondo fittizio, dove si trova presente l’eterna giovinezza e la serenità imperturbabile.
Con il rococò, nasce un nuovo concetto di bellezza fondato dalla graziosità, l’eleganza, la varietà e la mancanza di simetria.

La pittura di quest’epoca ritoma l’uso di linee curve caratteristico del Barocco, e commincia ad utillizare colori chiari su tonalità pastello: i rosa e i celesti sono sempre presenti.
Con la pittura rococò nasce la pittura degli “attimi fuggenti”, la quale non vuole raccontare storie, ma vuole comunicare emozioni e sensazioni, tutte di tipo mondano.
Feste, balletti, concerti, spettacoli, pranzi all’aperto, battute di caccia, momenti di corteggiamento sono i soggetti che piu frequentemente si trovano nei quadri rococò, i quali sono caratteristici della dolce vita degli aristocratici.
Anche, nella pintura, nasce la categoria estetica che viene denominata “pittoresco”, cioè la rappresentazione d’ immagini gradevoli che nascono spontaneamente della natura quindi con caratteri irregolari.